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  • Immagine del redattoresezzadioambiente

IL PIU' PULITO HA LA ROGNA?


Chissà perchè bisogna provare tutte le volte questo schifo ad avere ragione.

Cave ai soliti noti che ne detengono l'oligarchia in Provincia e che si ritrovano le autorizzazioni per trasformarle ad esempio in discariche. E così Alessandria si trova con buchi enormi (vedi Clara e Buona al Cristo, ma anche Bolla, Guarasca etc) che ora riempiono o riempiranno di terre e rocce all'amianto e schiumogeni.

E Sezzadio si ritrova con altri buchi che vorrebbero riempire di rifiuti industriali


E chi se ne frega se sotto c'è l'acqua, se la bevono 50 mila persone e se potranno berla in futuro altre 200 mila.


Magari con Autorizzazioni date in zone esondabili (e poi inesorabilmente esondate a Novembre 2016 - sia ad Alessandria che a Sezzadio) da qualche BASTARDO che si fa la collezione di lingottini d'oro in casa.


Sarebbe interessante ora andare a vedere a chi appartengono quelle cave, quando sono state autorizzate e come mai magari lo sono state a discapito di altri cavatori. E se poi quelle Autorizzazioni sono in regola o le regole si aggiravano ed in che modo. Ed ancora, si potrebbe cercare di capire come mai il movimento terra e le cave in Provincia sono in mano a pochi e ben conosciuti nomi.

Tempo al tempo.

Un pezzo dell'ingranaggio è stato beccato con le mani nella marmellata (e nei lingottini d'oro).

Speriamo ora si indaghi su chi quell'ingranaggio gestiva e su chi lo oliava per benino affinchè girasse esattamente come voleva lui, senza strattoni, liscio liscio, e senza rotture di coglioni.

Che non c'è tempo da perdere,

C'è il business del Terzo Valico e dei rifiuti che incombe e c'è da mangiare per tutti!


Tornando a Sezzadio, e cercando di ricapitolare, la situazione surreale della nostra storia è più o meno questa:

un’azienda privata indagata per reati ambientali, la Riccoboni di Parma, vorrebbe costruire una discarica il cui progettista e consulente tecnico, Fulvio De Lucchi, risulta attualmente indagato per traffico illecito di rifiuti. La discarica è stata autorizzata con atto illegittimo da Rita Rossa, il cui marito, Ezio Guerci, grande amico di Fulvio De Lucchi, e’ stato anch‘esso indagato per traffico di influenze nell'inchiesta ARAL sul traffico illecito di rifiuti. La discarica dovrebbe sorgere sopra la più importante falda acquifera dell’alessandrino. Ora l'ultimo tassello è che le cave che vorrebbero riempire di rifiuti sono state ai tempi autorizzate da quello che sembra essere un collezionista di lingotti d'oro.


Naturalmente noi continuiamo ad essere garantisti ed a sostenere che sicuramente avranno modo di chiarire la loro estraneità ai fatti contestati anche se, dobbiamo ammetterlo, tutti questi incroci e coinvolgimenti stanno destabilizzando il nostro approccio garantista.


Un'ultima riflessione: il Neo Presidente della Provincia, Gianfranco Baldi, uomo arrivato in mezzo a questa masnada di buontemponi, (non lo invidiamo di certo) potrebbe cercare di capire le corresponsabilità di queste autorizzazioni (che normalmente passavano in più di una mano) e di questa ennesima squallida pagina della nostra Provincia e magari spostare qualcuno di questi personaggi, in via precauzionale, da incarichi dall'alto dei quali continuano a decidere sul futuro di migliaia di persone e del territorio?

Si sa mai che tra un po' si venga a scoprire qualche altro tassello marcio che si poteva almeno allontanare dalle stanze dei bottoni per limitarne i danni.



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